lunedì 28 maggio 2012

Ecco chi saranno i compagni di strada del sindaco Langella alle prossime elezioni....


POLVERINI E LE CITTA' NUOVE - C'E' RONGHI PER TE 
di Rita Pennarola [ 13/05/2012


Esce di scena Silvio Berlusconi, l'uomo che sul piano politico li ha creati ed allevati? E loro, che non hanno nessuna voglia di mollare poltrone, incarichi e stipendi d'oro, si riorganizzano.
Si spiega cosi' l'autentico assalto politico, partito dalla Regione Lazio di Renata Polverini e lanciato alla conquista di mezza Italia o giu' di li' attraverso la Fondazione Citta' Nuove. In prima fila, naturalmente, la Campania del suo fedelissimo uomo-ombra Salvatore Ronghi. Nel quartier generale partenopeo di Via Arenaccia, l'offensiva targata Polverini - con la benevola complicita' del sindaco della capitale Gianni Alemanno - sta chiamando a raccolta in vista delle prossime amministrative del 6 e 7 maggio un folto plotone di reduci da prima e seconda repubblica.
Tutti in corsa per uscire finalmente dalla naftalina e ritrovare un posto nelle stanze che contano. Anche perche', col vento dell'antipolitica che soffia nel Paese, prima o poi potrebbero ritrovarsi a… lavorare come qualsiasi comune mortale.
Cominciamo proprio da lui, il ragionier Ronghi Salvatore, napoletano verace, sessant'anni ancora da compiere ma la stessa voglia di arrivare che aveva quando, a cavallo fra anni ‘80 e ‘90, lanciava proclami dal pulpito della Cisnal autoferrotranvieri in piazza Garibaldi.
Sbarca nel 2005 a Santa Lucia come consigliere regionale di Alleanza Nazionale. Nel 2008 pregusta gia' l'aria di Roma e tenta la carta della candidatura alla Camera, stoppata dal duo Bocchino-Cosentino. Scala allora i ranghi del consiglio regionale fino a diventare braccio destro della presidente, lady Sandra Mastella. Poi, fiutata l'aria che tira, il ragioniere lascia l'Mpa - cui aveva aderito dopo una vita tra Msi e Alleanza Nazionale, Cisnal e Ugl - e si butta nel movimento Forza del Sud, neo-approdo per reduci da forze politiche logore e inchieste giudiziarie da lasciarsi alle spalle, che a livello nazionale fa capo al siciliano Gianfranco Micciche'.

RONGHIe#8200;COMEe#8200;RONDI?
Nel 2010 l'amica Renata balza al vertice della Regione Lazio e subito chiama Ronghi al suo fianco come segretario generale, retribuendolo con 189mila euro l'anno.
Oggi lui sfoggia un nuovo aplomb. E di quel remoto passato da sindacalista resta solo qualche involontaria traccia, piccoli e grandi scivoloni sulla sempre infida lingua italiana, tanto che a Roma e' stato subito ribattezzato “l'uomo della congiuntivite”. C'e' questo - e anche altro - nell'impietoso resoconto del giornalista d'inchiesta Nello Trocchia col suo recentissimo “Roma come Napoli”, ovvero due capitali accomunate dal medesimo destino e dallo stesso… Ronghi. «Quando con il suo movimento Forza del Sud organizza, a maggio 2011, un'iniziativa in favore di Gianni Lettieri, candidato sindaco di Napoli per il centrodestra - osserva Trocchia - Ronghi spiego' cosi' il suo programma politico: “Quanto sarebbe grave se questa citta' cadrebbe in altre mani...”». Quanto basta, insomma, a Ronghi, per ricevere dall'amica Renata un altro prestigioso cadeau: la poltrona di rappresentante della Regione Lazio nel cda del Festival del Cinema di Roma, creatura di Walter Veltroni oggi lottizzata dal duo di ferro Polverini-Alemanno. Da Gian Luigi Rondi a Salvatore Ronghi. Un bel salto...
Ma non bastava ancora. Perche' quelli trascorsi alla Regione Campania erano stati anche gli anni del feeling fra Ronghi e la sua sua attuale compagna, la giornalista Gabriella Peluso, 37 anni, che in quel consiglio regionale al centro direzionale di Napoli lavorava nell'ufficio stampa. E cosi' a fine 2011 la Polverini, per non separare quello che l'amore aveva unito, con una delibera a sorpresa chiama in Regione Lazio proprio la stessa Peluso, inventandosi per lei la carica di dirigente della struttura di verifica dell'attuazione del programma, con un emolumento da 122mila euro l'anno.
Arriviamo cosi' a questa vigilia delle amministrative 2012, dove la coppia Polverini-Ronghi scende in pista con Citta' Nuove e liste tese a conquistare molti fra i comuni al voto. Ma quali liste e quali candidati? Qui passiamo ai raggi X gli aspiranti alla carica di primo cittadino o di consigliere comunale sostenuti da Citta' Nuove in Campania. Un test davvero interessante.

LAe#8200;TORREe#8200;DIe#8200;BORRIELLO
A Torre del Greco il coordinamento campano di Citta' Nuove si stringe intorno alla figura del chiacchieratissimo sindaco uscente del Pdl Ciro Borriello, di stretta osservanza cosentiniana, incurante del recente arrivo al comune di una Commissione d'accesso inviata dalla Prefettura di Napoli per verificare atti comunali della Giunta Borriello ritenuti quanto meno imbarazzanti. Come quei 15 milioni di euro per opere pubbliche attribuiti senza batter ciglio da Borriello e dai suoi assessori ad imprese tutte provenienti da zone come Casal di Principe e Casapesenna, comuni appena sciolti per mafia.
Senza contare l'appalto assegnato - sempre dal comune di Torre del Greco - alla Cesaro Costruzioni della famiglia di Luigi Cesaro, presidente della Provincia di Napoli, anche lui perennemente alle prese con i trabocchetti della lingua italiana. Totale dell'appalto, destinato alla costruzione di un centro polifunzionale: la bellezza di 22 milioni di euro. A denunciare i fatti, senza peli sulla lingua, i Verdi napoletani guidati da Francesco Emilio Borrelli.

DAe#8200;ACERRAe#8200;Ae#8200;ISCHIA
Passiamo ad Acerra, dove Polverini e Ronghi puntano le loro carte sul candidato sindaco Antonio Crimaldi, sponsorizzato strenuamente dallo stesso Luigi Cesaro e da Pina Castiello, sostenuto anche dal presidente della Regione Stefano Caldoro ma, soprattutto, esponente di quei democristiani dell'Udc di Casini che si segnalano per i disinvolti cambi di maggioranze e sponde politiche.
Crimaldi, che proviene dai ranghi delle Fiamme Gialle, era stato a lungo vicesindaco di Acerra nella giunta Pd guidata da Tommaso Esposito. Ma oggi, come nulla fosse, riceve il sostegno di tutto il Pdl e dell'estrema destra, compresi i neofascisti del Movimento Sociale e i piu' moderati delle Citta' Nuove targate Renata Polverini
Sbarchiamo a Ischia, dove per la poltrona di sindaco si fronteggiano ben quattro candidati ma il braccio di ferro che si preannuncia e' fra l'uscente Giosi Ferrandino, sostenuto dallo storico minestrone Pd-Pdl, e lo sfidante Salvatore Mazzella, alias “bambeniello ‘e Campagnano”, sostenuto dall'Udc di Casini, da Futuro e Liberta' di Italo Bocchino e dall'immancabile duo Ronghi-Polverino. Insomma, a sentire l'unica voce fuori dal coro, quella di Gennaro Savio del Pmli, anche a Ischia niente di nuovo sotto il sole, ma solo i soliti, frenetici cambi di casacca alla ricerca di stipendi fissi, poltrone e fette di potere dentro e fuori il consiglio comunale.
A Casavatore infine, altro comune della provincia di Napoli dove Citta' Nuove si presenta con la propria lista, l'appoggio incondizionato della Polverini e' per Matteo Orefice, che corre per la poltrona di sindaco sostenuto dal Pdl di Cesaro-Cosentino e dall'Udeur di Clemente Mastella ma, soprattutto, dal vero uomo-macchina di Citta' Nuove a Napoli: il consigliere regionale Angelo Marino che proviene - proprio come Salvatore Ronghi - dalle fila del Mpa del governatore della Sicilia Raffaele Lombardo, quest'ultimo oggi alle prese con la pesante accusa della magistratura di aver ricevuto voti e finanziamenti da Cosa Nostra.
ALEMANNO-MAGLIOCCAe#8200;BOYS
Insomma, se i maggiorenti del Pdl come Franco Landolfi minimizzano, definendo l'esperienza di Citta' Nuove un think tank, piuttosto che un pericoloso antagonista, gli uomini di Ronghi e Polverini sembrano invece fare sul serio, ponendosi come uno fra i pilastri di quel Grande Centro che intende inglobare il terzo Polo e diventare la nuova Balena Bianca al governo del Paese. Va di pari passo l'escalation dell'Ugl, sindacato di provenienza della governatrice laziale, che, messe nel cassetto le nostalgiche battaglie dell'era Cisnal, preferisce oggi strizzare l'occhio al grande centro con le cosiddette Citta' Nuove.
E sarebbe questa la chiave per comprendere anche le metamorfosi dell'ex missino duro e puro Gianni Alemanno che, sull'onda del nuovo corso centrista inaugurato dalla Polverini, sposta il baricentro dalla destra estrema verso il gruppone centrista di democristiana memoria. Ma se Renata sta puntando - almeno per ora - tutte le sue carte su Napoli e provincia, Gianni invece ricomincia da… Caserta.
Non si spiega altrimenti la scelta di aver chiamato a dirigere la sua segreteria politica un personaggio come l'ex sindaco di Pignataro Maggiore Giorgio Magliocca, caduto nel mirino di due diverse indagini della magistratura, arrestato a marzo 2011 per concorso esterno in associazione camorristica ed infine assolto in primo grado un anno dopo.
Possibile che un'accusa, come quella di pm antimafia del calibro di Giovanni Conzo e Federico Cafiero de Raho, sia stata totalmente ribaltata in aula dal gup Eduardo De Gregorio? Misteri di quella Pignataro Maggiore da tempo definita dagli investigatori come “la Svizzera dei clan”. Ed oggi, a quanto pare, traslocata armi e bagagli in orbita Alemanno. 

da lavocedellevoci.it

sabato 5 maggio 2012

Sindaco, faccia un gesto di coraggio, abbattiamo l'IMU


                           ABBATTIAMO L’IMU
                Sindaco: prenda esempio dal Comune di Polistena

Le recenti azioni amministrative poste in essere dall’amministrazione comunale di Polistena (Reggio Calabria), dimostrano come sia possibile intervenire in maniera decisa a sostegno della stragrande maggioranza della popolazione.

Il 90% circa delle famiglie Polistenesi  non pagherà l’IMU sulla prima casa.

In questo particolare momento di diffusa crisi economica ed occupazionale è doveroso da parte di ogni Amministrazione Comunale provare a difendere gli interessi dei propri cittadini, valutando le azioni da realizzare per garantire il rispetto dei principi di equità e giustizia sociale.

A tal proposito invitiamo il Sindaco Langella e la sua Giunta, in accordo con le componenti politiche della maggioranza e della minoranza consiliare, a sostenere questa iniziativa.
Abbattendo l’aliquota applicabile allo 0,2% oltre alla detrazione fissa di 200€ e quella aggiuntiva di 50€ per ogni figlio a carico al di sotto dei 26 anni; aumentando l’aliquota sulle seconde case sfitte, anche i Boschesi vedrebbero praticamente eliminato questo odioso balzello sulla prima casa, sugli esercizi commerciali e sulle attività produttive.

Non si devono chiedere ancora sacrifici alle già tartassate famiglie Boschesi, in un comune che elargisce solo servizi primari risicati e risoluzioni di problemi  solo mettendo “pezze” vedi dislocazione degli uffici A.S.L nell’asilo nido, una struttura che la popolazione aspettava  da trent’anni.

Allora faccia un gesto di coraggio! Provato già con successo da numerose Amministrazioni Comunali,  tagliando piuttosto  i costi  inutili che gravano sulla collettività:
Direttore generale, ufficio stampa e staff, auto di servizio, assessorati inutili    consulenze, ecc…

Boscoreale 6 maggio 2012




giovedì 3 maggio 2012

Esempi da imitare: rispetto ambientale e sviluppo commerciale. Succede a Camigliano (CE)


Il bancomat dell'alluminio

La giunta comunale di Camigliano (CE) del 15 marzo scorso ha definitivamente approvato il progetto “Il Bancomat dell’alluminio”, una nuova iniziativa di educazione ambientale promossa dall’amministrazione comunale di Camigliano che, sulla scia dell’introduzione degli eco-euro per la raccolta differenziata nelle scuole o dell’installazione della Casa dell’acqua in Piazza Kennedy, nasce con il duplice obiettivo di implementare il piano di programmazione Ambientale previsto per la cittadina e, allo stesso tempo, di portare benefici ai cittadini che dimostreranno senso civico con il loro contributo.
“Il Bancomat dell’alluminio” è un’iniziativa nata con lo scopo di attivare un concreto circuito virtuoso all’interno del quale le buone abitudini, utili per la salvaguardia dell’ambiente e per la politica eco-sostenibile della città di Camigliano, possano essere ricompensate da premi in denaro da riutilizzare e restituire alla comunità.
Il progetto proposto dall’Amministrazione comunale si pone 4 obiettivi fondamentali:
1) Diffondere buone pratiche in materia di raccolta differenziata e riduzione dei rifiuti;
2) Riconoscere il valore economico generato dalle buone pratiche;
3) Ridurre il volume dei prodotti raccolti, nello specifico dell’alluminio;
4) Coinvolgere nell’attività di raccolta tutti i cittadini: grandi e piccoli, giovani e meno giovani.
Protagonista del nuovo progetto di educazione ambientale sarà l’alluminio e attualmente gli imballaggi coinvolti concretamente dal progetto sono:
• Lattine per bibite e conserve recanti il simbolo “AL”;
• Bombolette spray per deodoranti , lacca, panna, ecc…
• Scatolette per alimenti.
Realizzare concretamente la raccolta differenziata significa prima di tutto sensibilizzare la cittadinanza e far crescere il senso civico di ognuno di noi affinché ciascun progetto proposto diventi parte della vita quotidiana e ,quindi, una buona abitudine. Ecco perché l’amministrazione comunale ha deciso di introdurre il meccanismo della premialità per i cittadini più virtuosi.
Il Comune di Camigliano, con la collaborazione di partner privati nel settore del riciclaggio che sponsorizzeranno parte dell’investimento, provvederà all’installazione di una macchinario a lettura ottica adibito allo schiacciamento delle lattine di alluminio e al rilascio di uno scontrino con punteggio variabile a seconda del numero di lattine depositate.
L’azione virtuosa permetterà ai cittadini di conquistare punti che saranno poi trasformati in buoni sconto spendibili presso le attività commerciali del territorio che aderiranno all’iniziativa.
Il comune di Camigliano provvederà alla stipula di una convenzione con il CIAL (Consorzio Imballaggi Alluminio) che consentirà di accedere ai corrispettivi previsti dall’accordo CiAl- ANCI (Associazione Nazionale Comuni Italiani): considerando il valore del materiale, il ricavo per ogni tonnellata di alluminio consegnata alla piattaforma CiAL sarà di circa € 800,00. Dividendo il peso medio delle lattine attualmente in commercio, si ottiene che l’ente riesce a ricavare €0,015 per ogni lattina recuperata.
Stando a questo prospetto, il progetto sarà così realizzato: impostando il macchinario a rilasciare 1 punto ogni 4 lattine, ed assegnando ad ogni il punto un valore convenzionale di €0.10 quale sconto presso gli esercizi commerciali del territorio che aderiscono all’iniziativa , ne deriva che il comune, fermo restando l’apporto esterno di uno sponsor che sosterrà l’investimento iniziale, finanzierà il progetto aggiungendo €0.01 per ogni lattina “smaltita”.
Nelle prossime settimane sarà possibile anche capire la tempistica con cui il progetto verrà realizzato e apprendere maggiori dettagli sull’iniziativa.